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Il prossimo appuntamento in teatro con “Incursioni di gusto: a spasso con i Sensi” e con lo chef Emilio Pompeo e il cabarettista Dino Paradiso sarà il 2 Giugno a Pietralcina.
Sul palcoscenico del Teatro Verdi di Martina Franca, lo scorso 9 marzo, quattro figure artistiche singolari: il cabarettista Dino Paradiso, lo chef narrante Emilio Pompeo, il chitarrista Sally Cangiano e la cantante Roberta Di Maio, hanno debuttato con una commedia brillante nella quale l’arte culinaria si mescolava sapientemente alle altre forme d’arte.
Lo chef Emilio Pompeo, definito narrante, perché lui e la sua cucina parlano e si intendono come due innamorati al primo appuntamento, durante l’intervista resa a Cibus alius racconta di questo spettacolo come un viaggio sensoriale, dove i quattro artisti rappresentano la vista, l’olfatto, il gusto,il tatto, mentre l’udito è rappresentato dal pubblico che, ascoltando e degustando i piatti preparati in scena, diventa parte integrante dello spettacolo stesso.
Ma magia, commedia, risate e sonorità le abbiamo sentite quando lo chef Pompeo ha esordito con: “Il dictact, l’incipit di questa storia è proprio – Storia, mito, sirene e padroni, mare, terre e rivoluzioni, bocche affamate, cose arrubate, figli saziat d’amor e d’ammurrat, pummarol, cipoll, fasul e frangsiedd, musica antica e attor a magnà, ….spagnol, turc e saracini –
“Lo spettacolo è un incastro di uomini, di corse, di idee, di progetti, di affinità e l’incontro con il comico Dino Paradiso, ha cominciato a mettere in moto l’idea di mettere sul palcoscenico di un teatro i “Sensi”, usando come viatico il sorriso, mai l’ilarità.
E così è iniziato un viaggio, un viaggio onirico che passa attraverso la storia, attraverso il mare dove c’è un capitano, che sono io, che con la sua nave va per mare e porta a spasso i sensi. C’è Azzurra, la sirena, che in realtà è una cantante di jazz, che racconta “il gusto”, Sally, grande chitarrista che utilizza i polpastrelli e, quindi, sente la vita attraverso “il tatto”. Poi c’è Cirillo, il brigante che scende dalla montagna perché vuole capire quanto è profondo il mare, impersonato da Paradiso, che rappresenta “l’olfatto”. Cirillo, quando vede arrivare la nave sulla costa della Basilicata, si chiede se a quelli avventori la terra della Basilicata fosse sconosciuta… una terra talmente piccola con 2 nomi che non si riescono a incastrare: Basilicata e Lucania e allora decide di salire su quella nave e iniziare il viaggio. Un viaggio, basato sulla voglia di portare in giro la Basilicata , una terra mal conosciuta o sconosciuta a molti, attraverso, appunto la simbologia e l’incarnazione dei sensi nei personaggi.
Il tutto tramite “la vista”, rappresentata dal capitano che conduce la nave verso il pubblico che è il quinto segno: l’ascolto, “l’udito”.. Un capitano che mentre cucina per il suo singolare equipaggio, racconta storie di piatti, di ingredienti e di passione per la terra.”
Ed è in quel momento che nel pubblico si trasfonde l’arte teatrale rappresentata così che non c’è più palcoscenico o platea, bensì, lo spettatore nello spettacolo. La gente si sente partecipe e questo crea un coinvolgimento emozionale che pervade tutti i sensi.
Quindi, alla fine “lo spettacolo è stato mangiato” e gli attori hanno raggiunto il loro fine: “FAR MANGIARE L’ARTE”.
Adriana Avallone©Cibusalius
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